Note di Regia
Regia: Silvano Ilardo
Genere: Drammatico
Spettacolo: In guerra, nei campi di sterminio, il tempo scorre veloce e crudele e ci si ritrova, in un attimo pieno di terrore, arido vecchio senza umanità̀, donna sola senza identità̀. Per Il Soldato e La Bambina il tentativo di sopravvivere alla creazione di mostri e all’isolamento si tramuta in un delicato tentativo di ricreare legami con gli affetti, con la memoria, con il passato. Una moglie lontana ignara dell’orrore in una Berlino che nasconde con il terrore la verità̀, la stessa verità che straripa dalla denuncia del soldato. Unico strumento di comunicazione, i bianchi fogli intonsi, pronti ad accogliere e conservare le confidenze. Ecco che si rivela l’unico luogo, l’unica possibilità̀ di un rifugio scaldato appena da una lanterna. Il Soldato e La Bambina non si possono parlare, non si possono ascoltare nel campo, ma si possono guardare. Lettere e diario diventano così luogo d’incontro. Le parole e le domande, che i loro occhi hanno colto nell’altro, riceveranno voce e forma nei segni lasciati dall’inchiostro, testimoni dell’esistenza di umanità̀, della resistenza alla follia, del caldo fuoco che dà vita ai loro cuori, in quegli inverni gelidi che uccidono i loro corpi, aggrappati disperatamente a melodie malinconiche nel tentativo di salvare ancora qualcosa di umano, mentre Berlino lontana con altre vite, soccombe. Ognuno di noi ha una storia da raccontare, una cicatrice, un ricordo che non vuole tenere al buio. Indicato per la ricorrenza del 27 gennaio, "Giorno della Memoria".
Una storia di: Frau Ann Schroder Weber, Obergefreiter SS Kurt Weber, Marie Krall Giudea
Cast: Silvano Ilardo, altri attori
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Genere: Drammatico
Spettacolo: In guerra, nei campi di sterminio, il tempo scorre veloce e crudele e ci si ritrova, in un attimo pieno di terrore, arido vecchio senza umanità̀, donna sola senza identità̀. Per Il Soldato e La Bambina il tentativo di sopravvivere alla creazione di mostri e all’isolamento si tramuta in un delicato tentativo di ricreare legami con gli affetti, con la memoria, con il passato. Una moglie lontana ignara dell’orrore in una Berlino che nasconde con il terrore la verità̀, la stessa verità che straripa dalla denuncia del soldato. Unico strumento di comunicazione, i bianchi fogli intonsi, pronti ad accogliere e conservare le confidenze. Ecco che si rivela l’unico luogo, l’unica possibilità̀ di un rifugio scaldato appena da una lanterna. Il Soldato e La Bambina non si possono parlare, non si possono ascoltare nel campo, ma si possono guardare. Lettere e diario diventano così luogo d’incontro. Le parole e le domande, che i loro occhi hanno colto nell’altro, riceveranno voce e forma nei segni lasciati dall’inchiostro, testimoni dell’esistenza di umanità̀, della resistenza alla follia, del caldo fuoco che dà vita ai loro cuori, in quegli inverni gelidi che uccidono i loro corpi, aggrappati disperatamente a melodie malinconiche nel tentativo di salvare ancora qualcosa di umano, mentre Berlino lontana con altre vite, soccombe. Ognuno di noi ha una storia da raccontare, una cicatrice, un ricordo che non vuole tenere al buio. Indicato per la ricorrenza del 27 gennaio, "Giorno della Memoria".
Una storia di: Frau Ann Schroder Weber, Obergefreiter SS Kurt Weber, Marie Krall Giudea
Cast: Silvano Ilardo, altri attori
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