Note di Regia
Regia: Silvano Ilardo
Genere: Drammatico
Spettacolo: 1939 - Si sentono aleggiare le prime voci di discriminazione antisemita, le leggi razziali sono state scritte e i primi movimenti di esclusione dalle cariche pubbliche, dalle scuole e da tutti i posti di lavoro iniziano a verificarsi.
Una famiglia al femminile, come tante altre, la zia maestra che viene esclusa dal suo posto di lavoro per via delle sue origini, la mamma sarta che non riesce più a svolgere il suo lavoro per via del razionamento delle stoffe e la figlia adolescente, cacciata da scuola alla quale vengono spezzati i sogni e qualsiasi speranza per il suo futuro.
Le donne iniziano a sentirsi vittime senza motivo, perseguitate perché ebree e solo una loro cara amica romana cerca di aiutarle a salvarsi e ad evitare la deportazione.
La famiglia Coen si torva coinvolta in questo susseguirsi di eventi, anche se cerca con tutte le sue forze e con l’aiuto dell’amica, di sfuggire a questa situazione drammatica, adoperandosi addirittura per aiutare altre persone a sfuggire la deportazione, raccogliendo oro e falsificando documenti.
La non accettazione della situazione che si sta vivendo, la sensazione di un futuro rubato, provoca rabbia, delusione e paura, innescando anche incomprensioni e litigi fra le protagoniste più giovani che si vedono precluse ogni speranza per il futuro.
La vicenda si svolge nella fase precedente alla deportazione e lascia trasparire tutti i sentimenti di paura, di rabbia, di delusione, ma anche di speranza, di amore e di amicizia indissolubile, purtroppo sovrastate da una devastante sensazione di impotenza.
Le note più famose e giocose del Trio Lescano, nella prima parte, circondano la quotidianità delle due ragazze adolescenti non troppo lontane da due ragazze di oggi con gli stessi sogni e gli stessi problemi. Il periodo storico viene piano piano delineato, facendo percepire un’atmosfera sempre più tesa ed emozionante, dalle musiche di Moni Ovadia e Giora Feidam, che riportano magistralmente alla mente le tristi vicende di cui la nostra storia è il preludio. Indicato per la ricorrenza del 27 gennaio, "Giornata della Memoria".
Cast: Sara Yasini, Chiara Medici, Elisabetta Motta, Lucia Pignataro
Testo: adattamento di Silvano Ilardo
Foto: Giorgio Cottini
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Genere: Drammatico
Spettacolo: 1939 - Si sentono aleggiare le prime voci di discriminazione antisemita, le leggi razziali sono state scritte e i primi movimenti di esclusione dalle cariche pubbliche, dalle scuole e da tutti i posti di lavoro iniziano a verificarsi.
Una famiglia al femminile, come tante altre, la zia maestra che viene esclusa dal suo posto di lavoro per via delle sue origini, la mamma sarta che non riesce più a svolgere il suo lavoro per via del razionamento delle stoffe e la figlia adolescente, cacciata da scuola alla quale vengono spezzati i sogni e qualsiasi speranza per il suo futuro.
Le donne iniziano a sentirsi vittime senza motivo, perseguitate perché ebree e solo una loro cara amica romana cerca di aiutarle a salvarsi e ad evitare la deportazione.
La famiglia Coen si torva coinvolta in questo susseguirsi di eventi, anche se cerca con tutte le sue forze e con l’aiuto dell’amica, di sfuggire a questa situazione drammatica, adoperandosi addirittura per aiutare altre persone a sfuggire la deportazione, raccogliendo oro e falsificando documenti.
La non accettazione della situazione che si sta vivendo, la sensazione di un futuro rubato, provoca rabbia, delusione e paura, innescando anche incomprensioni e litigi fra le protagoniste più giovani che si vedono precluse ogni speranza per il futuro.
La vicenda si svolge nella fase precedente alla deportazione e lascia trasparire tutti i sentimenti di paura, di rabbia, di delusione, ma anche di speranza, di amore e di amicizia indissolubile, purtroppo sovrastate da una devastante sensazione di impotenza.
Le note più famose e giocose del Trio Lescano, nella prima parte, circondano la quotidianità delle due ragazze adolescenti non troppo lontane da due ragazze di oggi con gli stessi sogni e gli stessi problemi. Il periodo storico viene piano piano delineato, facendo percepire un’atmosfera sempre più tesa ed emozionante, dalle musiche di Moni Ovadia e Giora Feidam, che riportano magistralmente alla mente le tristi vicende di cui la nostra storia è il preludio. Indicato per la ricorrenza del 27 gennaio, "Giornata della Memoria".
Cast: Sara Yasini, Chiara Medici, Elisabetta Motta, Lucia Pignataro
Testo: adattamento di Silvano Ilardo
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