La fabbrica degli elfi
Di: Silvano Ilardo
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
C’era una volta in un bosco lontano, dove ogni inverno la neve copriva con il suo manto bianco ogni cosa presente, un villaggio di simpatici folletti. Una sola cosa spiccava, in mezzo agli alberi: il grande albero di Natale che i folletti preparavano pieno di luci colorate, caramelle e tante palline. Sotto il loro grande albero i folletti giocavano, felici, saltando da un tronco all’altro, raccontando ai bambini la loro storia. La notte del 1 dicembre vennero svegliati, Babbo Natale aveva bisogno di una mano voleva qualche nuova idea, cosa poteva regalare ai bambini questo natale? Qualcosa di speciale… cosa poteva mettere sotto il camino. I folletti non ebbero dubbi: bisognava parlare con dei bambini speciali e decidere per primo come fare l’albero di Natale. E così si misero all’opera! Solo cinque dei tredici folletti avevano l’ordine di parlare con i bambini Ognuno si mise al suo tavolo da lavoro e così cominciarono a raccontare Elfo Alfo addetto alle palline rosse Elfo Ilfo addetto alle palline gialle Elfo Olfo il postino addetto alle letterine ed infine Elfo Ulfo il boscaiolo addetto all’Albero, impilarono smistarono, colorarono… finchè tutto non fu pronto! Quanta forza e fatica ci voleva! Erano pronti, tutti i bambini avevano ricevuto ognuno una pallina gialla una rossa e la letterina firmata ora toccava metterli sull’albero! Splendide melodie uscirono da laboratorio e la magia della musica coinvolse tutti presenti, ora tutto era pronto si poteva partire. Quando tutto sembrava risolto un nuovo problema si manifestò all’orizzonte: Mancava il Puntale ma chi ce l’aveva? Ma gli Elfi non erano cinque? Già manca il taciturno Elfo Elfo con il puntale ed eccolo che arriva . Ora è tutto pronto per il Natale ma…….
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
C’era una volta in un bosco lontano, dove ogni inverno la neve copriva con il suo manto bianco ogni cosa presente, un villaggio di simpatici folletti. Una sola cosa spiccava, in mezzo agli alberi: il grande albero di Natale che i folletti preparavano pieno di luci colorate, caramelle e tante palline. Sotto il loro grande albero i folletti giocavano, felici, saltando da un tronco all’altro, raccontando ai bambini la loro storia. La notte del 1 dicembre vennero svegliati, Babbo Natale aveva bisogno di una mano voleva qualche nuova idea, cosa poteva regalare ai bambini questo natale? Qualcosa di speciale… cosa poteva mettere sotto il camino. I folletti non ebbero dubbi: bisognava parlare con dei bambini speciali e decidere per primo come fare l’albero di Natale. E così si misero all’opera! Solo cinque dei tredici folletti avevano l’ordine di parlare con i bambini Ognuno si mise al suo tavolo da lavoro e così cominciarono a raccontare Elfo Alfo addetto alle palline rosse Elfo Ilfo addetto alle palline gialle Elfo Olfo il postino addetto alle letterine ed infine Elfo Ulfo il boscaiolo addetto all’Albero, impilarono smistarono, colorarono… finchè tutto non fu pronto! Quanta forza e fatica ci voleva! Erano pronti, tutti i bambini avevano ricevuto ognuno una pallina gialla una rossa e la letterina firmata ora toccava metterli sull’albero! Splendide melodie uscirono da laboratorio e la magia della musica coinvolse tutti presenti, ora tutto era pronto si poteva partire. Quando tutto sembrava risolto un nuovo problema si manifestò all’orizzonte: Mancava il Puntale ma chi ce l’aveva? Ma gli Elfi non erano cinque? Già manca il taciturno Elfo Elfo con il puntale ed eccolo che arriva . Ora è tutto pronto per il Natale ma…….
Il pescatore di libri
Di:Nicola Campostori
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Un ragazzo entra in una stanza della biblioteca comunale con in mano dei libri ed accoglie il pubblico presente attorno a lui. Si tratta di Hamid, un eritreo fuggito dal suo Paese assieme al fratello Jonas per evitare a quest'ultimo il servizio militare obbligatorio, che nella loro nazione è un'esperienza spietata dalla quale spesso non si può uscire. Così, mentre finisce di sistemare i volumi negli scaffali, Hamid racconta la sua storia: dai mattini passati a pescare col nonno in Eritrea al viaggio infernale che lo ha portato in Libia, fino all'arrivo in Italia dove per lui è cominciata una nuova vita. Letteralmente spaesato, il primo posto accogliente che lo ha ospitato è stata proprio la biblioteca, che è diventata anche il suo rifugio notturno. Lì ha conosciuto Claudia e Milo, che in biblioteca ci lavorano, ed ha scoperto il mondo dei libri: compagni nelle sere solitarie, capaci di trasportarlo ovunque grazie alla fantasia. Tra aneddoti comici e momenti toccanti, tra il desiderio di costruirsi un'esistenza in Italia proprio a partire dalla biblioteca e la volontà di conservare il legame con la propria terra, tra la gioia degli incontri casuali con libri e persone e il dolore delle vicende che è costretto ad affrontare, Hamid narra la sua vita: di immigrato, di lettore, di essere umano.
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Un ragazzo entra in una stanza della biblioteca comunale con in mano dei libri ed accoglie il pubblico presente attorno a lui. Si tratta di Hamid, un eritreo fuggito dal suo Paese assieme al fratello Jonas per evitare a quest'ultimo il servizio militare obbligatorio, che nella loro nazione è un'esperienza spietata dalla quale spesso non si può uscire. Così, mentre finisce di sistemare i volumi negli scaffali, Hamid racconta la sua storia: dai mattini passati a pescare col nonno in Eritrea al viaggio infernale che lo ha portato in Libia, fino all'arrivo in Italia dove per lui è cominciata una nuova vita. Letteralmente spaesato, il primo posto accogliente che lo ha ospitato è stata proprio la biblioteca, che è diventata anche il suo rifugio notturno. Lì ha conosciuto Claudia e Milo, che in biblioteca ci lavorano, ed ha scoperto il mondo dei libri: compagni nelle sere solitarie, capaci di trasportarlo ovunque grazie alla fantasia. Tra aneddoti comici e momenti toccanti, tra il desiderio di costruirsi un'esistenza in Italia proprio a partire dalla biblioteca e la volontà di conservare il legame con la propria terra, tra la gioia degli incontri casuali con libri e persone e il dolore delle vicende che è costretto ad affrontare, Hamid narra la sua vita: di immigrato, di lettore, di essere umano.
Il tesoro del capitano Kidd
Regia: Stefano Lo Jacono
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Pruduzioni
Età: 6-11 anni
Durata: 50 minuti ca
Note di Regia:
Capitano Kidd aveva tutto: moltissimi tesori, due premi vinti come “Pirata dell’anno.” , ed
infine il vascello più bello e veloce dei sette mari.
Pronto a ritirarsi, gli sarà proposto un ultimo viaggio alla ricerca di un ricchissimo tesoro,
scoprirà che tutto quello che aveva trovato sino a quel momento, avrebbe perso tutto il suo
valore davanti all’immensità del nuovo bottino.
Una storia all’insegna del coraggio e dell’avventura, pensata proprio per mettere in evidenza la
bellezza della curiosità, situata alla base del conoscere.
Il tesoro più importante non sempre è materiale, a volte un forziere può nascondere qualcosa
di più: la più vasta gamma di sentimenti mai provati al mondo.
Un racconto rivolto ai bambini, che funge da promemoria agli adulti per non fargli scordare
l’importanza e l’infinita ricchezza dei valori.
Perché sceglierlo?
Questo spettacolo nasce con l’obiettivo di diffondere tra i bambini l’importanza del coraggio e della
curiosità che portano a conoscere, sperimentare e vivere.
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Pruduzioni
Età: 6-11 anni
Durata: 50 minuti ca
Note di Regia:
Capitano Kidd aveva tutto: moltissimi tesori, due premi vinti come “Pirata dell’anno.” , ed
infine il vascello più bello e veloce dei sette mari.
Pronto a ritirarsi, gli sarà proposto un ultimo viaggio alla ricerca di un ricchissimo tesoro,
scoprirà che tutto quello che aveva trovato sino a quel momento, avrebbe perso tutto il suo
valore davanti all’immensità del nuovo bottino.
Una storia all’insegna del coraggio e dell’avventura, pensata proprio per mettere in evidenza la
bellezza della curiosità, situata alla base del conoscere.
Il tesoro più importante non sempre è materiale, a volte un forziere può nascondere qualcosa
di più: la più vasta gamma di sentimenti mai provati al mondo.
Un racconto rivolto ai bambini, che funge da promemoria agli adulti per non fargli scordare
l’importanza e l’infinita ricchezza dei valori.
Perché sceglierlo?
Questo spettacolo nasce con l’obiettivo di diffondere tra i bambini l’importanza del coraggio e della
curiosità che portano a conoscere, sperimentare e vivere.
Rosso Cappuccetto
Di: Laura D’Auria e Stefano Lo Jacono
Regia di: Stefano Lo Jacono e Silvano Ilardo
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età: 4-11 anni
Durata: 45 minuti circa
Note di Regia:
E se un giorno Cappuccetto Rosso decidesse di non seguire il lupo e prendesse un'altra strada? Cosa accadrebbe?
Semplice, finirebbe nel mondo reale. Questa storia parla proprio di una piccola e tenera fanciulla delle fiabe che decide di provare a percorrere una nuova strada sperando di trovare un mondo migliore rispetto al suo; si ritroverà a contatto con personaggi davvero bizzarri che la spingeranno a dover prendere una decisione drastica … tornare o restare?
Uno spettacolo frizzante simpatico e dinamico, caratterizzato da un insieme di musiche che partono dal Rondò Veneziano, per arrivare al Rock degli anni Novanta. Adatto non solo ai bambini ma anche agli adulti poiché apre una piccola finestra su uno spaccato della nostra società permettendo di ragionare sul significato, e sull’importanza della parola “ fantasia".
Perché sceglierlo?
Questo spettacolo nasce con l’intento di riscoprire l’importanza delle parole “favola” e “fantasia” che si collocano alla base della vita di ogni uomo, e costituiscono un elemento fondamentale per la crescita e lo sviluppo di un individuo.
Arlecchino Smemorato
Di: Stefano Lo Jacono
Regia di: Stefano Lo Jacono
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età :6-11 anni.
Durata: 40 minuti ca
Note di Regia:
Una delle maschere più famose del teatro torna a far ridere i bambini di tutte le età. Spaventato da Pulcinella, il giovane Arlecchino cade battendo la testa e perdendo totalmente la memoria. Tra gag esilaranti e divertentissimi equivoci Pulcinella dovrà cercare un modo per far tornare la memoria al suo carissimo amico Arlecchino; ma sarà solo grazie all’aiuto dei bambini che riuscirà a trovare una soluzione a questo guaio.
Perché sceglierlo:
Un lavoro simpatico e dinamico, che non dimentica però la sua importante morale. Il valore dell’amicizia e la paura di perderla.
Regia di: Stefano Lo Jacono
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età :6-11 anni.
Durata: 40 minuti ca
Note di Regia:
Una delle maschere più famose del teatro torna a far ridere i bambini di tutte le età. Spaventato da Pulcinella, il giovane Arlecchino cade battendo la testa e perdendo totalmente la memoria. Tra gag esilaranti e divertentissimi equivoci Pulcinella dovrà cercare un modo per far tornare la memoria al suo carissimo amico Arlecchino; ma sarà solo grazie all’aiuto dei bambini che riuscirà a trovare una soluzione a questo guaio.
Perché sceglierlo:
Un lavoro simpatico e dinamico, che non dimentica però la sua importante morale. Il valore dell’amicizia e la paura di perderla.
Le fantastiche creature di Stranalandia
Autore: Stefano Benni
Regia di: Stefano Lo Jacono
Con: Emanuel Grassi, Stefano Lo Jacono
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età:6-11 anni
Durata: 40 minuti ca
Note di regia:
È stato rinvenuto il terzo diario di viaggio di due famosissimi esploratori. All’interno abbiamo scoperto ch tra i vari viaggi intrapresi, si sono erroneamente imbattuti in un isola particolarmente strana; l’isola di stranalandia.
L’isola ospitava creature strane, come il pronto sauro e il gattacielo, i nostri protagonisti allora, incuriositi da questa strana terra decidono di alloggiare qualche giorno e documentare ciò che stanno vedendo, per poter raccontare al loro ritorno le stranezze di stranalandia.
Uno spettacolo all’insegna della fantasia e dell’immaginazione; per un ora tutto sarà valido, tutto potrà esistere, basta saper sognare e fantasticare.
I due attori protagonisti tra letture, improvvisazione e mimica poteranno i bambini a intraprende il viaggio più fantastico che potranno mai immaginare.
Perché sceglierlo:
La morale egli spunti di questo lavoro sono proprio la fantasia che dobbiamo tenere viva e accesa. Senza di essa saremmo persone grigie. Un altro spunto è quello dell’avventura, viaggiare e osservare ti aiuteranno a scoprire sempre nuovi mondi.
Regia di: Stefano Lo Jacono
Con: Emanuel Grassi, Stefano Lo Jacono
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età:6-11 anni
Durata: 40 minuti ca
Note di regia:
È stato rinvenuto il terzo diario di viaggio di due famosissimi esploratori. All’interno abbiamo scoperto ch tra i vari viaggi intrapresi, si sono erroneamente imbattuti in un isola particolarmente strana; l’isola di stranalandia.
L’isola ospitava creature strane, come il pronto sauro e il gattacielo, i nostri protagonisti allora, incuriositi da questa strana terra decidono di alloggiare qualche giorno e documentare ciò che stanno vedendo, per poter raccontare al loro ritorno le stranezze di stranalandia.
Uno spettacolo all’insegna della fantasia e dell’immaginazione; per un ora tutto sarà valido, tutto potrà esistere, basta saper sognare e fantasticare.
I due attori protagonisti tra letture, improvvisazione e mimica poteranno i bambini a intraprende il viaggio più fantastico che potranno mai immaginare.
Perché sceglierlo:
La morale egli spunti di questo lavoro sono proprio la fantasia che dobbiamo tenere viva e accesa. Senza di essa saremmo persone grigie. Un altro spunto è quello dell’avventura, viaggiare e osservare ti aiuteranno a scoprire sempre nuovi mondi.
Teatrando Circus
Autore: Emanuel Grassi, Stefano Lo Jacono
Regia di: Stefano Lo Jacono
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età: 4-11 anni
Durata: 40 minuti ca
Note di regia:
Un domatore e il direttore di un circo inesistente sono gli insoliti protagonisti di questa insolita storia senza storia. Anche in questo caso i bambini diventeranno protagonisti di questo spettacolo, andando a creare un vero e proprio circo. Con giochi teatrali e tanto divertimento i bambini scopriranno la magia del teatro e tutto ciò che lo circonda
Perché sceglierlo:
Un lavoro sinergico,dove i bambini sono protagonisti e grazie all’aiuto di due conduttori d’eccezione, scopriranno il bello del fare teatro.
Regia di: Stefano Lo Jacono
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età: 4-11 anni
Durata: 40 minuti ca
Note di regia:
Un domatore e il direttore di un circo inesistente sono gli insoliti protagonisti di questa insolita storia senza storia. Anche in questo caso i bambini diventeranno protagonisti di questo spettacolo, andando a creare un vero e proprio circo. Con giochi teatrali e tanto divertimento i bambini scopriranno la magia del teatro e tutto ciò che lo circonda
Perché sceglierlo:
Un lavoro sinergico,dove i bambini sono protagonisti e grazie all’aiuto di due conduttori d’eccezione, scopriranno il bello del fare teatro.
Rodari Chi?
Regia di: Stefano Lo Jacono
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età: 6-11 anni
Durata: 40 minuti ca
Note di regia:
Con gli scritti più simpatici e significativi di Gianni Rodari, faremo un viaggio all’interno delle principali forme grammaticali, i lavori più strani e scopriremo quanto brutta può essere la parola guerra e la ricerca della tanto amata pace. Tre tematiche importantissime e di cui sentiamo fortemente la mancanza in questo periodo. Questo lavoro di letture interattive ha appunto l’intento di raccontare il mondo dei grandi visto con gli occhi e la fantasia di un’ “uomo bambino” e dimostrare l’importanza dell’uso della fantasia. Perché alla fine tutti possiamo essere scrittori. Basta avere qualcosa da dire.
Perché sceglierlo:
Un lavoro che stimola la fantasia dei bambini e racconta tematiche importanti con il linguaggio e la semplicità di cui solo Rodari era capace di usare.
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età: 6-11 anni
Durata: 40 minuti ca
Note di regia:
Con gli scritti più simpatici e significativi di Gianni Rodari, faremo un viaggio all’interno delle principali forme grammaticali, i lavori più strani e scopriremo quanto brutta può essere la parola guerra e la ricerca della tanto amata pace. Tre tematiche importantissime e di cui sentiamo fortemente la mancanza in questo periodo. Questo lavoro di letture interattive ha appunto l’intento di raccontare il mondo dei grandi visto con gli occhi e la fantasia di un’ “uomo bambino” e dimostrare l’importanza dell’uso della fantasia. Perché alla fine tutti possiamo essere scrittori. Basta avere qualcosa da dire.
Perché sceglierlo:
Un lavoro che stimola la fantasia dei bambini e racconta tematiche importanti con il linguaggio e la semplicità di cui solo Rodari era capace di usare.
Monster's got talent
Autore: Emanuel Grassi
Regia di: Stefano Lo Jacono
Con: Emanuel Grassi, Gloria Carrus, Stefano Lo Jacono
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età: 6-11 anni
Durata: 40 minuti ca
Note di regia:
Quattro mostri, ormai alla soglia dell’età pensionabile, si rendono conto, che nella loro carriera non sono mai stati dei veri mostri spaventevoli, perché di spaventoso non avevano nulla. Decido un giorno però di mettersi in gioco e partire alla volta di un talent show per i mostri. Senza paura e con voglia di vincere i quattro mostri affronteranno tutte le prove con determinazione e tanta simpatia. La loro più grande paura sarà quella del giudizio, perché a giudicarli ci sarà la giuria più severa di tutti: i bambini. Chi di loro porterà a casa il premio di Mostro più spaventoso? La loro vittoria è nelle vostre mani…
Perché sceglierlo:
Uno spettacolo che dietro alla sua nota moderna e commerciale nasconde dei grandi insegnamenti. Quali l’avere il coraggio di mettersi sempre in gioco senza temere le critiche e l’importanza del potere decisionale. Il voto e il giudizio sarà nelle loro mani e dovranno saperlo usare nel migliore dei modi.
Regia di: Stefano Lo Jacono
Con: Emanuel Grassi, Gloria Carrus, Stefano Lo Jacono
Responsabile di Palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età: 6-11 anni
Durata: 40 minuti ca
Note di regia:
Quattro mostri, ormai alla soglia dell’età pensionabile, si rendono conto, che nella loro carriera non sono mai stati dei veri mostri spaventevoli, perché di spaventoso non avevano nulla. Decido un giorno però di mettersi in gioco e partire alla volta di un talent show per i mostri. Senza paura e con voglia di vincere i quattro mostri affronteranno tutte le prove con determinazione e tanta simpatia. La loro più grande paura sarà quella del giudizio, perché a giudicarli ci sarà la giuria più severa di tutti: i bambini. Chi di loro porterà a casa il premio di Mostro più spaventoso? La loro vittoria è nelle vostre mani…
Perché sceglierlo:
Uno spettacolo che dietro alla sua nota moderna e commerciale nasconde dei grandi insegnamenti. Quali l’avere il coraggio di mettersi sempre in gioco senza temere le critiche e l’importanza del potere decisionale. Il voto e il giudizio sarà nelle loro mani e dovranno saperlo usare nel migliore dei modi.
Un parapiglia di vigilia
Con:Amarilla Soldan, Gloria Carrus
Responsabile di palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età:4-8 anni
Durata: 50 minuti ca
Note di regia:
Che grande aiuto la tecnologia! Ha permesso a Moffola e Ciaspola, due strampalati elfi aiutanti di Babbo Natale, di preparare i regali sulla slitta con largo anticipo. Email e SMS, ormai grandemente utilizzati dai bambini moderni, hanno sostituito le vecchie letterine che nessuno spedisce più….o quasi. E infatti, in un sacco vuoto che in passato solitamente conteneva migliaia di lettere, i due scoprono una busta, l’unica arrivata questo Natale!
Anche il regalo richiesto è differente dagli altri che ormai chiedono tutti i bambini come computer, console e videogiochi.
Tutto ciò crea una serie di divertenti situazioni e esilaranti inconvenienti che però verranno brillantemente risolti dai due folletti, i quali non voglio certo deludere un bambino e il suo “piccolo” desiderio natalizio.
I tempi cambiano, si sa, ma c’è ancora chi preferisce l’abbraccio di un amico al divertimento di computer e videogiochi!
Ispirato alle quotidiane modalità di utilizzo del tempo libero da parte di bambini e genitori, lo spettacolo invita a riflettere sull’importanza della vicinanza, del contatto fisico e dell’amicizia...che non è solo quella che si condivide sui social network.
Responsabile di palcoscenico: Chiara Currà
Una produzione: Teatrando Produzioni
Età:4-8 anni
Durata: 50 minuti ca
Note di regia:
Che grande aiuto la tecnologia! Ha permesso a Moffola e Ciaspola, due strampalati elfi aiutanti di Babbo Natale, di preparare i regali sulla slitta con largo anticipo. Email e SMS, ormai grandemente utilizzati dai bambini moderni, hanno sostituito le vecchie letterine che nessuno spedisce più….o quasi. E infatti, in un sacco vuoto che in passato solitamente conteneva migliaia di lettere, i due scoprono una busta, l’unica arrivata questo Natale!
Anche il regalo richiesto è differente dagli altri che ormai chiedono tutti i bambini come computer, console e videogiochi.
Tutto ciò crea una serie di divertenti situazioni e esilaranti inconvenienti che però verranno brillantemente risolti dai due folletti, i quali non voglio certo deludere un bambino e il suo “piccolo” desiderio natalizio.
I tempi cambiano, si sa, ma c’è ancora chi preferisce l’abbraccio di un amico al divertimento di computer e videogiochi!
Ispirato alle quotidiane modalità di utilizzo del tempo libero da parte di bambini e genitori, lo spettacolo invita a riflettere sull’importanza della vicinanza, del contatto fisico e dell’amicizia...che non è solo quella che si condivide sui social network.