di Aa.Vv. Regia: Marco Schiatti Presentazione storico-letteraria: Dorotea Garozzo Con: Marco Schiatti, Dorotea Garozzo, Silvano Ilardo Supporto tecnico: Francesco Vocaturo Responsabile di produzione: Chiara Ilardo Ufficio stampa: Manuela Caspani Una produzione: Teatrando Produzioni Conferenza con letture dal vivo da Manzoni, Fogazzaro, Vittorini, Virgilio, Dante Alighieri, Quasimodo. Letture drammatizzate, introdotte da una presentazione del contesto storico-letterario, degli autori e delle opere da cui sono tratti i brani. Una carrellata di poesie e passi scelti da opere di rilievo, con tre voci recitanti che si alternano a una presentazione chiara e accurata; i dipinti d’autore proiettati in sala accompagneranno, come un controcanto, le descrizioni, a commento ed esaltazione del potere evocativo della parola. Caratteristiche dell’evento:
Note di regia La bellezza e la varietà dei paesaggi lombardi sono state celebrate in alcuni dei massimi capolavori della letteratura mondiale: poeti e romanzieri ne hanno tratto ispirazione, li hanno scelti come sfondo per dare vita a personaggi e vicende, li hanno innalzati a protagonisti assoluti di descrizioni di altissimo valore letterario. Talvolta il paesaggio riflette la coscienza del personaggio, talaltra è una bella veduta frutto del virtuosismo stilistico dell’autore, oppure infine è contemplazione pura, osservazione intensa e ammirata che assorbe totalmente autore e lettore. Momento di sospensione dal racconto, di meditazione, di assoluta bellezza, la descrizione campeggia solitaria, l’invito è di chiudere gli occhi per goderne pienamente. La lettura, preceduta da un’introduzione all’autore e all’opera da cui viene tratto il brano, sarà accompagnata a un sottofondo musicale e alla visione di celebri dipinti che, ancora una volta, omaggiano le calme acque di un lago su cui si specchiano cime innevate, dolci colline su cui la mano dell’uomo ha sapientemente tracciato solchi fruttiferi, città avvolte nella nebbia. Immagine e suono per evocare il genius loci , per viaggiare con la mente, per ritrovare luoghi noti o immaginarne di sconosciuti, perduti nel passato ma eternamente vivi, resi immortali nell’arte. I testi Prosa e poesia, parimenti rappresentate per rendere omaggio a scenari di grande suggestività. Dall’amatissimo Manzoni, Don Lisander per i suoi conterranei, a Fogazzaro e Vittorini, in rappresentanza dei romanzieri, dal sommo poeta latino Virgilio a Dante Alighieri, fino ad arrivare a Quasimodo, per citare solo alcuni dei poeti che hanno scelto di cantare questa terra. «Sì, Milano è proprio bella, amico mio, e credimi che qualche volta c'è proprio bisogno di una tenace volontà per resistere alle sue seduzioni, e restare al lavoro. Ma queste seduzioni sono fomite, eccitamento continuo al lavoro, sono l'aria respirabile perché viva la mente; ed il cuore, lungi dal farci torto non serve spesso che a rinvigorirla. Provasi davvero la febbre di fare; in mezzo a cotesta folla briosa, seducente, bella, che ti si aggira attorno, provi il bisogno d'isolarti, assai meglio di come se tu fossi in una solitaria campagna. E la solitudine ti è popolata da tutte le larve affascinanti che ti hanno sorriso per le vie e che son diventate patrimonio della tua mente.»
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