Di Carlo Goldoni regia:Silvano Ilardo con: Anna Cacioppo, Antonella Pertile, Claudia Giampaoli, Clarissa Glorioso, Cristiana Colombo, Ilaria Mauri, Marco Longoni, Paolo Posa, Serena Vegni, Vincenzo Corso Attrezzisti: Giulia De Lorenzi Responsabile di palcoscenico: Chiara Currà Responsabile di produzione: Irene Zappalà La TramaNel teatro vuoto, il capocomico Orazio attende gli altri membri della compagnia per dare inizio alle prove del terzo atto della farsa Il padre rivale del figlio, che pur non essendo una commedia di carattere, è comunque di quel Goldoni che ha completamente mutato l'orizzonte teatrale dell'epoca. La compagnia si dimostra favorevole alla riforma Goldoniana, per quanto gli attori che ricoprono i ruoli delle maschere (Colombina, Brighella, Balanzone e Arlecchino)riconoscano le difficoltà generate dall'innovazione, venendo meno l'improvvisazione. Quando devono ascoltare il materiale proposto da un poeta dilettante, Lelio, i comici comprendono i vantaggi acquisiti con la riforma. Dopo aver respinto un ulteriore tentativo di Lelio di rifilare ai comici, una commedia, a detta dall'autore "di carattere", viene concesso al poeta di provare a recitare nel ruolo di secondo amoroso. Anche ad Eleonora una "virtuosa di musica" viene offerta la possibilità di lavorare come attrice. I due nuovi innesti garantiscono alla compagnia l'organico necessario per affrontare i testi della commedia di carattere e.........SIPARIO!! Note di RegiaUna povera compagnia teatrale si riunisce per le prove di uno spettacolo, a Venezia. Il produttore e Capocomico ha coraggio: mettere in scena una serie di spettacoli scritta in una nuova forma... il teatro diventerà, teatro nel teatro, e rivoluzionario nella sua riforma Goldoniana , e virtuoso nelle melodie tipiche di quel genio che fu Antonio Vivaldi. La regia attenta a mantenere quel gusto tipicamente attento e vivace dell’autore,la ricchezza delle luci e dei costumi accolgono il pubblico in questo atto unico. La comicità a tratti esilarante ed elegante - perno su cui si svolge lo spettacolo - scaturisce dalla duplice visione di realtà e finzione ed ecco la Vita con la povertà, la fame,le gelosie gli amori la speranza - rappresentata nei “Capolavori Umani” che sono nella metamorfosi della rivoluzione, gli interpreti di quella che fu la “Commedia dell’Arte”. Dell’arte delle voci delle nostre regioni di cui non mi stancherò mai di celebrarne la bellezza.- Essi sono comici ai nostri occhi perché ci danno la commedia. E qui la commedia è tagliata sulla vita reale dei Comici e non possiamo che guardarli con stima ed ammirazione nel loro essere uomini. Questa l' intenzione registica, per l' allestimento di uno spettacolo che vuole essere insieme un omaggio ai "figli d' arte" legittimi eredi della "Commedia dell' Arte" . Silvano Ilardo Galleria fotografica
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